La curcuma è uno degli ingredienti principali utilizzati da Giuditta. Si tratta di una bellissima pianta della famiglia delle Zinziberaceae, da sempre presente nella cucina orientale, non solo indiana : se ne utilizza la polvere del rizoma ed è presente tra le spezie orientali più diffuse, tra le quali il Curry. Nella medicina ayurvedica è considerata molto utile come preventivo e disinfettante nelle malattie infettive e come antireumatico, mentre nella nostra medicina tradizionale ha sempre avuto fama di epatoprotettore.
Oltre ai polissaccaridi, nel rizoma troviamo sostanze coloranti appartenenti al gruppo dei curcuminoidi, flavonoidi e un olio essenziale ricco in derivati terpenici. Tra le proprietà della curcuma ricordiamo la sua forte attività antinfiammatoria, antiossidante e immunostimolante.
La Curcuma risulta efficace nei casi difficoltà digestive, calcolosi della colecisti, dispepsia biliare biliare e dalle epatopatie. Inoltre, negli ultimi anni, abbinate alla curcumina, sono state documentate importanti attività antinfiammatorie, tali da renderla indicata nella prevenzione e nella terapia di alcune patologie tumorali. La curcumina è anche molto utile al tessuto cerebrale, quindi aiuta a prevenire l’Alzheimer e altre patologie legate al sistema nervoso.
L’impiego della polvere di Curcuma sul cibo è certamente da incoraggiare, ma per ottenere un effetto terapeutico occorre utilizzare estratti di Curcuma ad alto tenore in curcumina, altrimenti questa è scarsamente biodisponibile. Un accorgimento essenziale per renderla assimilabile è consumarla insieme al pepe nero e con un cucchiaio di olio extravergine di oliva o di lino. Anche l’alta temperatura aumenta la biodisponibilità della curcuma.